WiOO per l'illuminazione in bar e ristoranti

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L’arte dell’illuminazione per trasformare l’esperienza nei bar e ristoranti

Nell’affascinante mondo della ristorazione, l’illuminazione gioca un ruolo fondamentale, spesso sottovalutato ma decisivo per il successo di un locale. Che si tratti di un bar alla moda o di un ristorante gourmet, la luce non è solo funzionale, ma diventa una componente essenziale dell’esperienza culinaria e sociale. Questo lo si sa da sempre, ma il grande vantaggio è che oggi si possono creare soluzioni che, grazie alla tecnologia, offrono molti vantaggi, pratici ma non solo. Li scopriremo insieme, ma prima parliamo delle questioni primarie nella progettazione di un sistema di illuminazione idoneo e caratterizzante di un locale di successo.

Il potere psicologico della luce

Immaginate di entrare in un locale: la prima impressione è cruciale e l’illuminazione ne è protagonista. Recenti studi hanno dimostrato che il 72% dei clienti ha abbandonato un locale prima del previsto a causa di un’illuminazione inadeguata. Al contrario, il 74% ha prolungato la propria permanenza quando l’atmosfera luminosa li faceva sentire a proprio agio. Questi dati sottolineano quanto sia importante una progettazione illuminotecnica accurata.

L’illuminazione di un bar differisce significativamente da quella di un ristorante, perché risponde alle diverse esigenze e atmosfere di questi ambienti. Nei bar, l’illuminazione deve essere dinamica e adattabile. Durante il giorno, specialmente per i bar che servono al mattino colazioni, è preferibile una luce naturale e diffusa che trasmetta energia. Con l’avanzare della serata, l’atmosfera si trasforma: luci più soffuse e calde creano un ambiente intimo e rilassante. Il bancone è il cuore pulsante del bar e richiede un’illuminazione specifica. Lampade sospese o pannelli retroilluminati non solo forniscono la luce necessaria per la preparazione dei drink, ma diventano anche elementi di design che attirano l’attenzione dei clienti.

Nei ristoranti, invece, l’illuminazione tende ad essere più costante e controllata. L’obiettivo principale è valorizzare i piatti senza compromettere il comfort visivo dei commensali. La normativa prevede un’illuminazione media interna non inferiore a 80 lux, ma la vera sfida sta nel bilanciare funzionalità ed estetica.

I tavoli sono il fulcro dell’attenzione: lampade sospese posizionate a circa 70 cm dal piano creano un’atmosfera intima senza interferire con la visuale. È fondamentale evitare ombre fastidiose che possano disturbare la lettura del menu o la visione dei piatti. Nel contesto di un ristorante gourmet, l’illuminazione si eleva a vera e propria forma d’arte. Qui, ogni dettaglio conta e la luce gioca un ruolo cruciale nel valorizzare l’esperienza gastronomica.

Parametri tecnici di eccellenza

Per garantire una perfetta visualizzazione dei colori dei piatti, è essenziale un Indice di Resa Cromatica (CRI) superiore a 90 lux. Le temperature di colore di solito privilegiano tonalità calde, anche inferiori a 3300 Kelvin, per creare un’atmosfera accogliente e sofisticata, ma non è detto che questa sia una scelta obbligata: in alcuni casi, per dare una sensazione dinamica, giovane, fresca, si usano anche lampade a temperatura colore più fredda.

La stratificazione dell’illuminazione è fondamentale: una luce ambientale soffusa nelle aree comuni si contrappone a un’illuminazione più intensa e mirata sui tavoli. Questo contrasto studiato tra luce e ombra crea un’atmosfera raffinata e intima.

Tecnologie all’avanguardia

Finora, le scelte erano abbastanza obbligate in partenza: si faceva una scelta e si manteneva nel tempo. Eppure, sono sempre più i locali che, come si diceva, durante il giorno cambiano “pelle”, passando da utenti diversi, in orari diversi, con esigenze e aspettative diverse, e lo stesso vale anche per i ristoranti. Vengono incontro quindi una serie di strumenti, che derivano direttamente dalle tecnologie innovative della domotica, per creare variazioni, anche personalizzate, scene che possono essere selezionate a piacere; per esempio, i sistemi “Dim to Warm”, che riproducono l’effetto del lume di candela, e LED di ultima generazione che garantiscono efficienza energetica senza compromettere la qualità della luce.

L’importanza della flessibilità

Insomma, in un progetto “luminoso” di un ambiente come un bar, un locale o un ristorante, la flessibilità è chiave, ma non può essere complesso gestirla. In fase di progettazione è possibile usare luci totalmente controllabili, personalizzabili nell’intensità, nel colore, nella programmazione di accensione e spegnimento, anche al passaggio o in presenza di persone: estetica, funzionalità:tutto controllabile con un’app e un telefono o un iPad.

Ma c’è di più: oltre al rendere più piacevole e personalizzata l’esperienza del cliente (che può scegliere di ottimizzare l’ambiente e l’esperienza nel locale selezionando e controllando alla perfezione la luce del suo spazio o del suo tavolo) ci sono altri elementi importanti per i gestori di questi locali, come la gestione centralizzata, il risparmio energetico che consente di ottimizzazione dei consumi attraverso lo spegnimento automatico nelle aree non utilizzate, ls regolazione dell’intensità in base alla luce naturale, la programmazione oraria dell’illuminazione. In più, ci sono anche importanti dettagli legati alla sicurezza, come il controllo remoto, la possibilità di gestire l’illuminazione anche quando il locale è chiuso, l’integrazione con altri sistemi, come il coordinamento con i sistemi di sicurezza e videosorveglianza, eccetera.